sabato 27 settembre 2008

L'albero allo specchio

Quello che mi affascina degli alberi è che crescono in due direzioni.
Una direzione evidente di crescita verso il Cielo.
Una direzione nascosta di profondità, verso il cuore della Terra.
L'una dipende dall'altra.

Secondo me, la bellezza dell'albero sta nella discrezione con cui porta a termine quotidianamente il grande compito che gli è stato affidato: collegare Cielo e Terra.

Crescere in profondità, radicare la vita nel proprio cuore, è quanto di bello e utile ci insegnano le piante col loro lento sussurrare.

Riflettendoci bene, infatti, anche l'essere umano sembra avere questa opportunità di "doppia crescita".
Più spingo la mente a frequentare il cuore, più radico la mia coscienza nella profondità e più posso crescere verso l'alto.

Buona vita

Federico

venerdì 26 settembre 2008

L'esercizio di Mate

Ripetizioni di matematica.
L'esercizio, prova e riprova, non viene con il risultato che c'è sul libro.
"Sarà sbagliato il libro!" dice la Giulia, seria.

Stasera al corso di gestione dello stress abbiamo compreso quanto sia importante rendersi conto della soggettività della realtà. Il mondo lo creo nella mia testa ad ogni istante.
Mille teste, mille mondi.

Però se riesco a mettermi nei panni dell'altro, esco dal mio ristretto punto di vista e vedo una realtà più ampia. Come un astronauta che esplora altri mondi.

Insomma, anche se non condivido le scelte del mio capo (per esempio), comprendo perchè le ha prese e smetto di incazzarmi.
Solo questo mi risolverebbe un sacco di problemi, sai?
Più serenità = più opportunità di trovare una soluzione alternativa allo scontro frontale, evitando le scelte sbagliate del capo e..... salvaguardando il mio fegato!

E allora perchè non lo faccio?
Solito discorso...se voglio volare alto devo superare la forza di gravità.

Ma se faccio uno sforzo, allora posso uscire dall'atmosfera ed entrare nel grande univrso, dove ci sono milioni di mondi da esplorare.

Sono passate alcune ore.
"Dai Giulia, prova a rifare l'esercizio, vedrai che trovi la soluzione" dice Vale.
Giuli fa l'esercizio. Il risultato viene.
Come nel libro.
"Allora il libro aveva ragione!"

Buona vita

Federico

sabato 20 settembre 2008

Scuola guida

Mentre andavo in macchina mi è venuto da pensare...
a come la mia vita la passo a pensare...
allora mi son detto che forse era meglio ascoltare.

Uno dice "dovrebbe essere più semplice ascoltare che pensare"
Ascoltare è passivo, pensare è attivo.
no?

Invece provando a farlo mi sono accorto che quello che faccio di solito è il contrario.
Penso in maniera passiva e automatica, mentre per accorgermi di ciò che mi sta intorno, devo essere attivo.
Eh, si perchè ad ogni istante la mente torna a pensare e devo cercare di distogliere i pensieri, altrimenti mi ritrovo a parcheggiare l'auto e non mi sono neanche reso conto del viaggio.
Ho perso la musica, i colori del cielo, l'aria fresca che entra dal finestrino.

Allora da questo punto di vista, mi dico che non c'è un'attività passiva e una attiva.
La differenza è tra quando una cosa la faccio col pilota automatico e quando la faccio stando alla guida del "mezzo" (mente-cuore-corpo).

Solo che a forza di usare il pilota automatico, mi sono scordato come si fa a guidare.

Tocca tornare a scuola guida!

Buona vita

Federico

martedì 16 settembre 2008

Il battito d'ali di una farfalla

Tiziano mi sta parlando.
La mia mente continua a pensare a quel che devo fare dopo.
"devo tornare a casa, stendere la lavatrice, però prima devo passare dai miei per prendere le cipolle...."
Vedo le sue labbra che si muovono, gli occhi che mi fissano.
Ma la mente fugge: cerca il controllo della situazione.

La volontà è quella di controllare tutto quanto gira intorno alla mia giornata.
La sensazione invece è che continui a sfuggirmi di mano.
L'assurdo è che più cresce questa sensazione, più la mente va mille.

Gli occhi azzurrri di Tiziano mi riportano per una attimo sulle sue parole.
La mente si inceppa. Molla il colpo e il cuore riprende fiato.
Qualcosa dentro di me mi dice di lasciar andare...
Le spalle si rilassano e incredibilmente le sue parole mi sembrano diverse.

Mattina di sole che filtra dalle persiane.
Musica di stoviglie nelle sere d'estate.
Pelle d'oca di un ricordo.
Gelato dopo una pedalata.
Profumo delle onde.

Alleluia
Il flusso della vita risorge dalle caverne della dimenticanza, per poi tornare a nascondersi.

Quando potrò sentire il prossimo battito d'ali di una farfalla?

Buona vita

Federico

lunedì 15 settembre 2008

E la nebbia...

La signora è curva sulla sedia.
Una vecchia gonna a fiori, di quelle che si trovano al mercato, copre le gambe accavallate, quasi incastrate l'una sull'altra.
"Spero di tornare a casa, è chiusa da un anno ormai. C'è un signore che mi cura l'orto da quando non ci sono. Ma vorrei essere li io...son stufa di star qua dentro..."
Muove solo la testa, quando finisce la frase accenna ad un sorriso sdentato.
"ma lo so, eh" ammicca "alla fine non tornerò mica più a casa mia..."
Per un attimo, nel suo volto scorgo segni di vita. Sembra avere un lampo di lucidità.
"Alla fine andrò a vivere con i miei nipoti....appena guarisco"
Niente.

La osservo mentre parla.
Una lunga cinta azzurrognola le cinge il petto.
E' legata alla sedia.
Per non cadere, dicono.

La verità è che non guarirà. La sua malattia è stata diagnosticata dai nipoti.
La badante costa troppo, troppi sbattimenti, meglio lasciarla in casa di riposo.

La menzogna serve per farla star buona.
Fa comodo a chi deve dimenticarla.
Fa comodo a chi deve tenerla su una sedia.
In fondo fa comodo anche a lei.

E la nebbia rende opaca la realtà...

Buona vita

Federico

sabato 13 settembre 2008

Il pane per il viaggio

"Porta itineris dicitur longissima esse"

Anche il viaggio più lungo comincia con un passo e il primo passo, si sa, è sempre quello più difficile da compiere.
In questo periodo due mie care amiche hanno compiuto il primo passo verso una nuova esperienza, verso un nuovo lavoro. Una decisione difficile, sofferta, che ha avuto bisogno di tempo.

La mente ci presenta una porta chiusa davanti al cammino.
Una volta aperta, la porta non esiste più.
La mente crea. La mente distrugge.

Le difficoltà immaginate sono come il grano passato al vaglio.
Le preoccupazioni inutili, alla prova dei fatti, volano via come la pula.
Le difficoltà reali si ridimensionano e alla fine mi rimane ciò che è reale: il grano.

Con sforzo lo macino.
Con attenzione lo impasto agli altri ingredienti.
Con pazienza lo lascio lievitare.
Con calore lo cuocio.

Sia benedetto il pane della vita!

Buona fortuna, ragazze!

Federico

venerdì 12 settembre 2008

Vuoi mezza mela?

Sto leggendo un libro di Fabio Volo.
Si chiama "Un posto nel mondo".
Tra le riflessioni interessanti, ne ho trovata una sull'amore che voglio condividere con te.

L'altra metà della mela

"un giorno Zeus volendo castigare l'uomo senza distruggerlo lo tagliò in due.
Poi, per curare l'antica ferita, inviò Amore, l'amico degli uomini.
Cercando di far uno ciò che era due, Amore tentò di medicare l'umana natura.
conclusione
...essendo una metà troveremo la felicità incontrando l'altra e diventando una cosa sola..."

"certo sono d'accordo. Ma l'altra metà da trovare non è una donna"

"Come non è una donna? Vuoi dire che troverò la felicità in un uomo?"

"...l'altra metà da trovare non è una donna: sei sempre tu. E' l'altra metà di te, la parte sconosciuta alla quale devi dare vita, per poterti finalmente incontrare. Per sempre. Questa è la vera unione in grado di liberarci da quel sentimento di solitudine che avvertiamo anche quando stiamo con qualcuno."

Insomma, la realtà spesso è "sto con te perchè non ho il coraggio di vivere il mio sogno e siccome neanche tu lo fai, siamo in due e mi consolo".
Quante volte viene la tentazione di pensarla così? Tutta la nostra cultura sembra spingere verso il matrimonio come tappa obbligata della vita, come punto da aggiungere nel pallottoliere della vita. Diventa fine e non mezzo....

Quanto è bello invece vivere l'amore come stimolo di crescita. Vedere nell'altro lo specchio di me stesso. Quella parte di me da scoprire, anche dolorosamente, ma che mi dà l'opportunità di vivere ogni giorno più in profondità.
E' allora che la mela d ciascuno torna intera.

Grazie Amore! : )

Buona vita

Federico

mercoledì 10 settembre 2008

Il nobile Vailati

Angela ci guarda con la sua bocca sorridente, tutta fremente di contentezza.
Mi stringe la mano come sanno fare i bambini. Come per aggrapparsi.
La bocca senza denti è sempre spalancata, ad assaporare il mondo.
La testa di pochi capelli sembra appoggiata ad un corpo non suo, più piccolo.
Gli occhi azzurri cercano nell'aria la luce di altri occhi.

Angela è una "signorina", classe 1917.
A guardarla sembrerebbe evidente che la vita sia un grande ciclo di morte e rinascita.
"Diventare vecchi è come tornare bambini" diceva mia nonna.

Nasciamo da un grande mistero, da un luogo buio veniamo alla luce.
Ci avviamo verso un grande mistero, verso un luogo buio...nuovamente in cerca della luce.

Angela è una signorina perchè ha rifiutato una proposta di matrimonio.
"Dovevo sposarmi col nobile Vailati, ma ho avuto paura che mi prendesse e mi lasciasse, come faceva qualcuno".

"Che fine ha fatto il nobile Vailati?"
"E' morto solo. Non si è mai sposato".

Val la pena di cedere alla paura?

La vita è fatta di tanti giri di giostra, diceva qualcuno.
Ad ogni giro possiamo liberarci della zavorra che non serve.
La paura, per esempio.
E chi sa che dopo questa vita ci siano altre giostre su cui poter salire...

Buona vita

Federico

domenica 7 settembre 2008

A chi somiglia il maestro del Panda?

Sono appena tornato a casa con Vale...
Cinema: "Kung Fu Panda".
Saggia presa in giro della saggezza orientale.

Una frase ci è rimasta impressa.
"Ieri è passato, domani è un mistero...e l'OGGI è un DONO...per questo si chiama PRESENTE".

Se penso a come vivo le giornate nella mia mente, invece, il passato e il futuro sono costantemente presenti.
Gli errori o i dipiaceri di ieri mi rimangono spesso attaccati ai pensieri di oggi.
Il domani, invece che essere atteso come mistero, lo immagino, mi creo delle attese basandomi su ciò che è stato... aspettandomi che il passato si ripeta o che si avveri qualche profezia. In realtà rimango costantemente deluso.

Se invece riesco ad accettare che passato e futuro non sono reali, perchè non sono presenti, allora il presente diventa l'unica realtà da conoscere e, sotto questa luce, riesco a vederlo come un dono.

"A present" come si dice in inglese.

Buona vita

Federico

P.S.: secondo Vale il maestro del Panda è uguale spiccicato a Papa Ratzinger... : )

venerdì 5 settembre 2008

Occhio non vede...

Guido verso casa e la mano fuori dal finestrino accarezza il vento, mentre i colori della notte brillano. Il velo dei pensieri si è alzato: per qualche secondo il vero sembra più vero.

Ma dove sono stati i miei occhi per il resto della giornata?

Buona vita

Federico

mercoledì 3 settembre 2008

Questione di lavatrici

"Come va con M.?" dico io mentre camminiamo.
Lei mi fa "sono sei mesi che ci siamo separati".
Gli alberi oscillano le loro foglie in silenzio.
Forse stasera pioverà.

F. "Qual è la ragione?"
S. "Questione di lavatrici..."
F. "In che senso?"
S. "Lui era stanco di farle al posto mio"
F. "E adesso?"
S. "Siamo stati anche da uno psicoterapeuta..."
F. "Scusa, ma tu sei una psicoterapeuta..."
S. "E' proprio questo il problema...."

S. continua a camminare, si vede che l'emozione dentro sta premendo, ma non la lascia uscire.
Tipo pentola a pressione. Poi un piccolo fischio e l'emozione a caldo esce, piano piano. La pressione diminuisce. Adesso mi parla con più calma. Mentre ascolto penso "come siamo simili...".

Quando so più cose dell'altro, mi sento in dovere di dire cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Sono rare le volte in cui mi viene in mente di provare su di me il giudizio che porto fuori.
Di essere ciò che predico.

Così la teoria e la pratica sono come due vecchi amici che si frequentano raramente.
Sarebbe utile e bello farli incontrare più spesso.

Buona vita

Federico

martedì 2 settembre 2008

Insabbiamenti

"E stanno tutti aspettando che succeda qualcosa
Che tolga il velo di polvere dalla realtà"
L. Cherubini


In spiaggia, quando il sole scende, sembra che l'aria si profumi di lontananza.
C'è chi se ne va a casa e chi resta a godersi i riflessi argento del mare.
La sabbia intanto si raffredda e custodisce, quasi di nascosto, gli oggetti che il giorno ha dimenticato.
Un power ranger, che Matteo ha lasciato vicino all'ombrellone, è già mezzo insabbiato. Nessuno se ne è accorto e a poco a poco la sabbia lo ha circondato.

Un po' come i sogni che lasciamo lì, al sole delle nostre speranze.
In balia della dimenticanza sabbiosa che tutto nasconde, che tutto copre con il suo velo.
Finchè un alito di vento che arriva dal nord ne scopre un lembo.

E' sempre bene guardarsi in giro prima di abbandonare la spiaggia: qualche sogno può rimanere insabbiato.

Buona vita

Federico

lunedì 1 settembre 2008

Il principe Costante

Stasera ho realizzato un fatto con tutto me stesso e vorrei parlarvene.

Fin da quando sono piccolo, quando sbaglio una voce dentro me dice "non sei capace".

Conseguenza? Stavo da solo per tanto tempo, quasi in un autocastigo, per espiare la "colpa" di non essere capace. In qualche modo questo mi piaceva, perchè comportava il fare nulla.

L'incapacità infatti rimaneva e io non facevo nulla di concreto per migliorare.
Ad ogni pensiero triste di questo tipo, mi sentivo con meno forze di prima, con meno voglia di fare, di migliorare.

Adesso che sono un giovinotto sembra che questa voce sia rimasta in me.
E a volte si fa sentire più forte.

Stasera l'ho sentita chiara e limpida.
"Non riesco a portare avanti il blog. Mi manca la costanza."
Tanto abattimento, poca energia dentro.
E domani la mia voglia di riprendere il blog sarà la metà.

Stasera, dopo tanto tempo, a quella voce ha risposto un'altra.
"Se ho sbagliato, posso rimediare."

Bentornato : )

Buona vita

Federico