mercoledì 29 settembre 2010

Passaggio a miglior vita

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto;

Chi ha dato, ha dato, ha dato...

Nel motto popolare c'è una verità che vivo in questi giorni.
Chiudere con un esperienza di lavoro in cui ho dato molto e ho ricevuto molto.
Aprire con un'esperienza di lavoro nuova.

Mentre scrivo é mezzanotte:
tra oggi e domani,
nel momento del passaggio.

Un mio maestro diceva che i momenti di passaggio sono molto importanti.
Nella fase di passaggio dalla veglia al sonno e dal sonno alla veglia
sarebbe importante mantenere una certa attenzione,
una qualità della percezione che possiamo chiamare presenza.

La fase di passaggio chiude un ciclo e ne apre un altro,
ed è propio in questa fase che si concentra una certa energia:
l'energia di ciò che si è concluso e l'energia di ciò che si sta aprendo.

Nel mio caso sento l'importanza di chiudere, completare l'esperienza di lavoro passata,
portar a termine tutte quelle piccole faccende ancora inconcluse,
consegnare gli impegni ordinati nelle mani di chi mi sostituirà.

Questa compiutezza mi permette di chiudere energeticamente con l'esperienza,
raccogliere quanto è maturato e bruciare quanto è marcito,
per avere l'energia necessaria ad aprire la nuova esperienza che si offre.

E se invece di un nuovo lavoro si trattasse di una nuova vita?

XVII - XXI - XIII

domenica 19 settembre 2010

In casa mia ci son gli specchi

Tendenzialmente,
siamo figli dei nostri genitori.
Mostriamo le orme evidenti del loro passaggio sulla nostra infanzia.
Ma facciamo di tutto per non vederle...soprattutto quelle meno piacevoli...

Per quanto riguarda i miei, per esempio,
verso i vent'anni pensavo di essere quanto di più lontano potesse esserci sulla terra.
I miei genitori erano sostanzialmente degli estranei
che avevano avuto la fortuna di condividere la casa con un mezzo genio.

Camminavo con le mie belle fette di salame sugli occhi,
nascondendo gli specchi al mio passaggio,
per non veder riflessa l'immagine dei miei cari genitori.

Oggi li riconosco.
Mi rivedo la poltronaggine, il caos,
quel gusto pieno della critica, e tante altre amenità...

Le ho nascoste per bene, s'intende.
Nelle pieghe delle maschere sociali:
le mostro soprattutto quando si chiude la porta di casa.

Ma portandomi una moglie in casa
(come non averci pensato?)
mi son riempito la casa di specchi...

XIII.III.X