giovedì 14 gennaio 2010

La maggioranza conta, il consenso ascolta

C'è un tema interessante che voglio condividere con voi: la convivenza.
Intesa nelle varie accezioni: una coppia, un gruppo, una comunità, una città, uno Stato...

E quando si parla di convivenza spesso si parla di decisioni da prendere,
ma soprattutto di "come" prenderle.

Dopo anni di scuola e militanza politica
ero profondamente persuaso sulla bellezza delle democrazie moderne,
basate sul metodo della maggioranza.
Recentemtne mi sono imbattuto in esperienze che mi hanno aperto gli occhi su un aspetto
che, a dire il vero, non avevo considerato prima: la maggioranza DIVIDE.

In democrazia ci troviamo spesso di fronte a questa situazione:
la maggioranza mette energia nella scelta vincente,
la minoranza cerca in ogni modo di ostacolarla.

Come un barca con due rematori
che remano in senso opposto:
non fa altro che girare intorno a sè stessa.

Certo, un rematore ha le braccia più forti,
ma la barca continua pur sempre a girare in tondo.
La società è in stallo e le riforme necessarie non decollano.

Su questo argomenti ammetto di aver avuto buoni maestri
che mi hanno insegnato un metodo di convivenza che si usa di rado:
il metodo del consenso.

Il metodo del consenso cerca l'UNIONE,
il consenso di tutti appunto.
Ma per sua natura presuppone uno sforzo, che la maggioranza non richiede:
l'ascolto attivo e la comprensione.
Per questo forse si usa di rado...

Bisogna saper ascoltare le ragioni dell'altro,
senza pregiudizio,
comprenderle, cercando di vedere la scelta dal punto di vista dell'altro.

Allora, e solo allora, si ha la possibilità di arrivare ad una decisione
che trovi il consenso di tutti.

E se la decisione è condivisa da tutti...
quale energia si sprigiona!
Quale gioiosa unità d'intenti!

Il consenso, all'interno della nostra vita,
mette le ali alla speranza di una società più umana
e più vicina allo scopo della nostra presenza su questa Terra.

1 commento:

Anonimo ha detto...

un pensiero limpido che nonsi puo non aver voglia di mettere in atto. grazie fede