giovedì 31 gennaio 2008

Il Cinematografo

20:13
"Arriva il cinema!" dico a mio nipote, mentre entro in salotto con le mani occupate da tre borse e il telo sotto l'ascella. Sono sicuro che gli piacerà.
Martino mi tempesta di domande, ma sono troppo indaffarato a preparare per dargli attenzione. Dopo un po' perde interesse e si mette a fare altro, mentre cerco in ogni modo di collegare il proiettore alla televisione.
21:38
Dopo innumerevoli prove, con innumerevoli cavi, alzo la bandiera bianca. Nel frattempo Martino ha letto le favole con il babbo e si prepara ad andare a dormire.
Aspettative per la serata: tante.
Risultati: pochi.
Eppure, invece di accanirmi sui "potenti mezzi", bastava mettersi a leggere le favole.
A volte è proprio meglio cogliere quello che c'è.
Buona vita
Federico :-)

mercoledì 30 gennaio 2008

L'ago e il pagliaio






Prendo un pezzo di ferro, lo avvolgo fitto fitto con spire di filo di rame e ci faccio passare la corrente elettrica: ottengo un elettromagnete che genera un campo magnetico.


Avvicino l'elettromagnete al classico pagliaio....e trovo l'ago che cercavo!

Immergersi nella preghiera, con attenzione e fiducia, è come avvolgere il proprio corpo con sottilissimi fili di energia. In qualche modo si genera un campo magnetico, giusto?

Pensare e sentire intensamente, con tutti i nostri tre centri, l'obiettivo che voglio raggiungere nella mia vita, permette di orientare il campo magnetico verso quell'obiettivo. Così, anche se è disperso nella grande confusione della mia vita, riesco a trovarlo.

Carichiamoci di energia e orientiamola verso i nostri obiettivi : )

Buona vita

Federico

martedì 29 gennaio 2008

Questa casa... è un albergo

Siamo formati da 50 mila miliardi di cellule. Ogni cellula è un essere vivente. Quindi la persona che vediamo allo specchio ogni mattina, in realtà, è una comunità : )

Ma chi è che comanda questa comunità?

Apparentemente c'è un governo stabile. La persona che vediamo ogni mattina è più o meno la stessa. Qualche ruga in più, qualche capello in meno...
Ma ad una più attenta analisi risulta impossibile pensare che questa immagine sia vera.
Quotidianamente riceviamo stimoli a cui reagiamo secondo precisi percorsi mentali: un preciso stimolo risveglia un gruppo di pensieri collegato alla nostra esperienza. Es. una macchina ci tampona da dietro, in automatico partono una serie di pensieri.

Un gruppo di pensieri portano ad un'azione, un gruppo di azioni creano un comportamento, un gruppo di comportamenti disegnano una personalità...
Se questa catena è vera, vuol dire che la nostra personalità è stata creata dagli stimoli che abbiamo ricevuto nella nostra vita, secondo un processo meccanico. Quindi personalità meccanica.

Le esperienze/stimoli si accumulano con l'andare degli anni, quindi si creano tante personalità meccaniche diverse tra loro...ben inteso, sempre nella stessa persona!

Il modo con cui mi rivolgo a mia madre è lo stesso con cui mi rivolgo agli amici al bar?
Il comportamento che tengo con il mio capo è lo stesso che tengo con il senegalese che mi vuole vendere l'accendino?
Il linguaggio che uso con i miei colleghi è lo stesso che uso con la mia ragazza?

Diversi pensieri, diversi linguaggi e diverse azioni...dove sta l'unità?
Ma la domanda più interessante è: posso decidere di fare altrimenti?

Provate a parlare a vostra madre delle stesse cose di cui parlate al bar...usando lo stesso linguaggio : )

Buona vita

Federico

lunedì 28 gennaio 2008

Sogno o son desktop?

ATTENZIONE: la SRC (Software Re-Programming Company) ha trovato un nuovo e preoccupante virus!

Si chiama SD (Sweet Dreams) e dalle prime osservazioni sembra che sia già presente in tutti i computer prodotti negli ultimi sette anni, ma che sia così insidioso da risultare invisibile ai più: per questo non ne avete sentito parlare.

Lo staff della SRC è riuscito a capire come agisce il virus: apre e chiude in automatico cartelle e programmi già presenti al momento dell'installazione, ma ciò che stupisce di più è che riesce a crearne continuamente di nuovi.
La sua forza è l'imitazione e la velocità: le finestre aperte, infatti, sono così numerose e appaiono così velocemente che si fa fatica a vederle. In questo modo il proprietario pensa di lavorare, ma in realtà il computer sta facendo altro.
Il sintomo più evidente del virus: i mille programmi aperti rendono il processore più lento. Ma visto che il computer è nuovo, nessuno se ne accorge!
Il dramma è che ogni virus ha una data di scadenza predefinita e quando si blocca rivela l'amara realtà: la memoria del computer non ha mantenuto alcuna informazione inserita e tutto il lavoro fatto è andato perduto.

La mente umana è come un potentissimo computer infettato dal virus SD: vediamo che è lento ma qualcuno ci ha detto che è normale e noi gli abbiamo creduto. Salvo poi accorgerci, alla fine della vita, che forse avevamo sbagliato.

Scopriamo le nostre potenzialità, prima che sia troppo tardi : )

Buona vita

Federico

domenica 27 gennaio 2008

Serve più luce

Gore Vidal disse "più una bugia è grossa, più facilmente essa verrà creduta. . . se l'opzione di non crederci è sufficientemente dolorosa. Le verità dolorose vengono di norma negate dalla mente."
Appena sveglio, mentre esco a portare fuori la plastica, guardo il cielo nuvoloso.
Ci sono strane strisce nel cielo, simili a quelle he lasciano gli aerei, con due differenze: sono scure e persistono, anzi si espandono lentamente e diventano nuvole.
Guardo meglio: ce ne sono una ventina e si incrociano perfettamente perpendicolari. Anche le nuvole sembrano seguire la stessa logica.
Scie chimiche. Ne avevo sentito parlare, ma questa mattina è la prima volta che le vedo così chiaramente e vedo tre aerei proprio mentre le stanno producendo.
Provo ad approfondire l'argomento su internet e ne escono scenari da fantascienza. Inizio ad inquietarmi...potrebbe essere una delle verità scomode di cui parlava Vidal?
Ma la domanda più importante è: quali verità scomode nasconde la mente?
Portiamo più luce all'interno e le troveremo.

Buona vita

Federico

sabato 26 gennaio 2008

Il guerriero e il monaco

C'era una volta un guerriero che andò da un monaco molto saggio per interrogarlo.
"Monaco, dimmi dove posso trovare la porta dell'Inferno e quella del Paradiso"
"Devi essere dannatamente stupido per farmi una domanda così idiota" rise il monaco.
A queste parole il guerriero sguainò di colpo la spada, pronto a tagliare la testa del monaco.
"Ecco, questa è la porta dell'Inferno" disse il monaco.
Il guerriero in un attimo comprese e, tutto vergognoso, pose la spada a terra e si inchinò.
"Ecco, questa è la porta del Paradiso" concluse il monaco.

Si commenta da sola.

Buona vita

Federico

venerdì 25 gennaio 2008

La riposta attesa della risposta

Di solito, quando l'altro parla aspetti che finisca per intervenire? Benvenuto nel club!

Perchè ascoltare? Meglio risparmiarsi e ascoltare superficialmente, giusto per capire cosa sta dicendo, e poi intervenire.
Perchè "l'importante è intervenire". Ti dirò di più, a volte mi trovo in difficoltà perchè sto pensando così intensamente a quello che vorrei dire che...mi perdo del tutto quello che sta dicendo. Magari mi sta dicendo una cosa importantissima... ma cosa è più importante di me stesso?

Dubbio 1)
Se ascolto poco e penso tanto, sono sicuro che sia un risparmio?

Dubbio 2)
Se ascolto con attenzione forse posso trovare qualche informazione preziosa...se parlo solo di me stesso che tesori posso trovare?

Dubbio 3)
Ma quello che interviene è "me stesso"? oppure ad ogni stimolo dell'altro, ad ogni frase, parte una reazione diversa, un "me stesso" diverso?

Proposta: con la prossima persona che incontro provo ad ascoltare quello che dice cercando di evitare il più possibile di commentare mentalmente quello che sta dicendo...
questo si che è ascolto attivo!

Buona vita

Federico

mercoledì 23 gennaio 2008

A cavallo delle onde

Pomeriggio di fine estate di qualche anno fa, sono sulla spiagge di Forte dei marmi con alcuni amici, il mare è agitato, le nubi minacciano pioggia. Nonostante le raccomandazioni, io ed alcuni amici entriamo in acqua: i cavalloni schiumano potenti e, anche se facciamo i grandi, comunque rimaniamo vicini alla riva...d'un tratto, frastuono, acqua che brucia le narici, il corpo sbalzato, senza più controllo...le mie gambe vanno contro la testa di un mio amico, sento una botta sulla schiena ma non so cos'è, annaspo tra la schiuma salata...agito le braccia a casaccio e già sento la risacca che mi trascina verso il mare aperto, mi allontana dalla riva. Mi agito ancora di più, le braccia tonfano nell'acqua e mi tengono a mala pena a galla...

Capisco, in un attimo, che se continuo così, affogo: cerco di calmarmi, scaccio i pensieri pessimisti, coordino le gambe e le braccia per cercare di nuotare verso riva. Se cavalco le onde e faccio resistenza alla risacca sarà più semplice arrivare a riva...

La mente è un mare in tempesta, le onde sono emozioni e la risacca sono preoccupazioni che rubano energia. Spesso però dimentico la preziosa lezione di quel pomeriggio.

Ricordare è possibile, ricordare è necessario...per vivere.

Buona notte

Federico

martedì 22 gennaio 2008

Sintonizza la tua radio

Chi ha incastrato Mastella e perchè? Questo è l'argomento della mia cena di stasera in famiglia.

Apertura: con grande dispiego di energie, si discute su chi vuol fare cadere il governo, su chi dovrebbe fare e sta fermo, su chi dovrebbe stare fermo e fa anche troppo.

Chiusura: la classe politica italiana è ridicola e se si rimane così succede una mezza rivoluzione.

Risultato: scoraggiamento generale, si prende un caffé per tirarsi su e non ci si pensa più...almeno per un po'.


Discussioni di questo genere sembrano aumentare a dismisura. Le sento in ufficio, nei bar, alla radio...lo stesso scoraggiamento e la stessa sensazione di impotenza. Lo scoraggiamento è come un'onda sonora: si propaga nell'aria, risuona e se incontra qualcuno sul suo cammino si rifrange e si moltiplica...come un eco. Più persone la incontrano e più si moltiplica, risuona, si espande...in qualche modo segue una logica, una legge fisica.
Allora mi sono domandato: cosa succederebbe se l'energia dissipata in scoraggiamento fosse impiegata per progettare azioni concrete? Dovrebbe seguire la stessa legge, giusto? Si moltiplica, risuona, si espande.
Cambiare la musica è possibile, se ci sintonizziamo sulla frequenza giusta : )
Buona notte
Federico

domenica 20 gennaio 2008

Lavori in corso

Qualche tempo fa, passando per Milano, vedo il cantiere di un palazzo in ristrutturazione: è completamente ricoperto da un'armatura di ponteggi su cui è riprodotta l'immagine precisa di quello che si vedrà al termine dei lavori.
Per evitare di deturpare il paesaggio urbano con il cantiere in corso, è ormai pratica comune coprirlo con l'immagine del palazzo già finito.
Fin qui niente di nuovo...ma un piccolo cartello attira la mia attenzione: i lavori sono fermi da tre anni perchè la ditta di costruzione è fallita. In poche parole dietro alla bella immagine del palazzo antico ci sono solo macerie.
Questo episodio mi è tornato in mente ieri sera, mentre tra amici parlavamo di falsa personalità, di come spesso cerchiamo di mostrare all'esterno qualcosa di noi che manca: vogliamo dimostrare di essere forti, intelligenti, bravi, sapienti, diversi, altruisti...ma dietro la facciata abbiamo le macerie della nostra incapacità di essere quello che ci affanniamo a dimostrare.
Più energia buttiamo nell'abbellire l'impalcatura meno energia ci rimane per costruire la casa che ci sta dietro.
Proviamo a smantellare una ad una le impalcature che ricoprono la nostra vita e investiamo le nostre energie per essere quello che vogliamo veramente diventare.

Insomma, meno pennello e più cazzuola : )

Buona notte

Federico

sabato 19 gennaio 2008

Torno subito?

Sono in macchina con mio nipote: ha tre anni e un'intelligenza vivace, ma ad un certo punto inizia a fissare il vuoto...per qualche minuto...
"Cosa c'è Martino?" continua a fissare il vuoto. "Martinooo?" è senza espressione, nè gioia nè tristezza. Nulla.
"E' normale, Fede" mi dice Elena "ogni tanto si impalla, tutto sua madre".
Eppure c'è qualcosa di a-normale, penso io. Martino è la gioia di vivere, la freschezza della mente, la sorpresa...ma adesso, quell'espressione vuota mi ricorda qualcosa, ha il sapore dell'assenza.
Qualche minuto dopo siamo in centro a Lodi, nella calca della fiera di San Bassano, persone osservano, acquistano, parlano, urlano, camminano....e rivedo quell'espressione, solo più indurita dal tempo e dall'abitudine. Abitudine a mancare dalla vita. Sembra che sui loro volti ci sia il cartello "Torno subito".
Probabilmente hanno iniziato a metterlo quando avevano tre anni, una volta ogni tanto...e poi, con l'abitudine, se lo sono dimenticati fuori.

Quando possiamo, ricordiamoci di toglierlo : )

Buona serata

Federico

mercoledì 9 gennaio 2008

Essere o non essere? Dormire o pedalare?

E' mattina presto, percorro la strada che mi porta in ufficio. Sempre la stessa. Penso a quello che mi aspetterà al lavoro, ai problemi che dovrò affrontare, alle telefonate che preferirei evitare. Arrivo alla mia scrivania e, senza accorgermi, affondo nelle procedure meccaniche del lavoro: arrivano telefonate, fax, e-mail, persone, problemi...soprattutto problemi. E la sensazione è di non riuscire ad affrontarli tutti, come se mancasse il tempo.
La mia vita scorre velocemente al ritmo di una macchina in corsa senza guidatore. Perchè la realtà è che manca il guidatore: dovrei esserci io, invece c'è qualcun altro. Qualcuno che dice "ci sarà un tempo per la felicità, ma non adesso, sono troppo occupato".
Solo alla sera tardi mi ricordo di esistere, di avere dei sogni, delle speranze, dei talenti...ma ormai è ora di dormire...e paradossalmente non ho fatto altro per tutta la giornata.

E' mattina presto, percorro la strada che mi porta in ufficio. Un vento fresco ha scompigliato le chiome degli alberi, riempiendo l'aria di piccoli semi danzanti...il profumo delle brioche calde passando vicino al bar... le nuvole sono elefanti che si tengono per la coda... una poesia mi nasce nel cuore e gli occhi si inumidiscono...
"pedala più forte: questo giorno ti sorprenderà"

A presto

Federico