domenica 8 novembre 2009

La prigione del cosa penseranno

L'altro giorno ho visto un bel filmato di una conferenza e mi ha colpito una frase:
"là dov'è il nostro pensiero, è la nostra energia".

A me, questa frase, aveva colpito in relazione ad un aspetto peculiare del nostro essere umani.

Ho appreso, e ho potuto verificare nella mia vita,
che molta energia viene spesa nel sembrare più che nell'essere:
vogliamo apparire belli, intelligenti, astuti, generosi, potenti, ecc.
ognuno secondo quel che gli suggerisce la sua tipologia.

Questo perchè la nostra mente è occupata in gran parte a produrre pensieri del tipo:
"cosa penseranno di me se faccio questo?"

Dove va il pensiero, va l'energia.
Ma poichè la nostra energia quotidiana è limitata,
cosa resta per l'essere?
quale energia utilizzerò per crescere interiormente,
per attivare il benedetto processo di cristallizzazione?

Riportare l'attenzione al sè.
Per quello che è.
Adesso.

La prigione del "cosa penseranno"
è piena di finestre
ma scarsa di specchi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' VERO, PER QUANTO IL NOSTRO ESSERE PUO' ESSERE LIMITATO, E' L'UNICA POSSIBILITA' CHE CI E' DATA PER LASCIARE ANCHE SOLO UN PICCOLO SEGNO. APPARIRE PRIMA O POI CI SMONTA, IL NOSTRO ESSERE E' DONO DI DI DIO.