domenica 22 novembre 2009

Un cielo senza nuvole

continua da post precedente...

Il percorso procede in fila indiana,
senza più torce.
Il primo della fila è quello più alto,
che riesce a svettare sopra la nebbia,
gli altri stanno "a ruota",
tenendo ben fisso lo sguardo sui trampoli di chi sta davanti.

I trampoli si estendono a diverse altezze,
chi impara a camminare ad una certa altezza
lo ricorda per tutta la vita.

Solo che a volte qualcuno scende e se la fa a piedi.
Prevale infatti il pensiero che andare sui trampoli sia faticoso e artificiale:
in realtà si deve faticare di più per stare al passo con chi ha la gamba più lunga,
e bisogna portarsi pure i trampoli sulle spalle...
In alcune situazioni di questo genere
può capitare che qualcuno mandi al diavolo trampoli e fila
e si perda di nuovo nella nebbia,
alla ricerca di una torcia.

Chi riesce ad estendere i trampoli in misura sufficiente
inizia a vedere un chiarore sopra la nebbia
un chiarore che cresce e in alcuni momenti diventa luce...
e vede qualcosa che da tempo cercava,
una sensazione familiare pervade il cuore:
un cielo senza nuvole si staglia oltre la nebbia,
rischiarato dalla luce del Sole.

Lì si vede la reale differenza tra la nebbia e l'aria tersa,
e si prova reale orrore per quella coltre grigia che ci avvolge.

To be continued...

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