venerdì 8 maggio 2009

Non di solo pane 3

Il cibo ha tante funzioni per l’essere umano,

anche al di là della semplice nutrizione finalizzata alla sopravvivenza.

Se dovessimo limitarci a mangiare solo ciò che basta per la sopravvivenza quotidiana…

ci stupiremmo di quanto può essere piccolo il nostro piatto.

 

E tutto quello che avanza rispetto alla sopravvivenza?

Qua ognuno di noi potrebbe dire la sua: abitudine, carenze affettive, gola?

La mia esperienza personale è legata al “trattenimento”.

 

Ogni volta che mi trattengo dal dire la mia opinione,

dentro di me si sviluppa una catena di pensieri associativi che iniziano a girare intorno alla “questione”.

Se la catena si “aggancia”  al piano emotivo, normalmente si sviluppa un’emozione negativa.

Che per varie ragioni non esprimo: sento dentro come una piccola bomba che esplode.

Avete presente la pubblicità del LISTERINE?

 

E i residui dell’esplosione?

Sono simpatiche tossine che girano per il corpo e si ferma qua e là.

Col tempo si accumulano e possono determinare il malfunzionamento di un organo.

 

Ma cosa c’entra il cibo allora?

In quelle situazione di esplosione interna, si può “compensare” il dispiacere trattenuto con una dose di cibo (magari dolce),

nel vano tentativo di riportare un equilibrio.

Si crea così un meccanismo compensativo: trattenimento emotivo – cibo

L’equilibrio cercato al livello psico-emotivo diventa un disequilibrio a livello fisico,

perché continuo a trattenere e continuo a mangiare… a danno del corpo.

 

Come se il nostro essere fosse un lavandino otturato con un rubinetto aperto che scroscia emozioni negative,

le soluzioni dovrebbero essere chiare:

o tiro via l’acqua accumulata con le mani

o sturo il lavandino e la faccio fluire via

 

L’importante è che poi imparo a chiudere il rubinetto : )

 

Buona vita

Federico       

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho trovato dei semi sulla strada... arrotolati in un tondino di pasta, in un giorno qualunque in università...allora sono venuta a curiosare. grazie per lo stupore e il sorriso ragalati da un semino caduto

Fede ha detto...

Grazie per lo stupore, il sorriso e la curiosità: sono doni preziosi, abbine cura.
:)