domenica 10 gennaio 2010

Come un bambino

In giro con mio nipote Matteo.

Entriamo in un piccolo bar affollato,
Matteo sguscia tra le gambe appoggiate al bancone
ed entra nella saletta in fondo.
Lo raggiungo a fatica facendomi spazio.

La scena è:
tutti i tavoli occupati,
un tavolo nel centro,
solo di bambini,
Matteo si siede e si presenta
"Sono Matteo e ho cinque anni".

Io in piedi
forse è meglio andar via
non c'è posto per noi.
Guardo Matteo: è seduto con gli altri bimbi, tranquillo
vabbè dai, magari si libera un posto.

Un coppia si alza,
mi siedo e ordino un succo alla pera e una cioccolata.
Osservo, con una leggera tensione.
I bambini sono un po' freddi con Matteo
sono stupiti della sua presenza
e sembra che non lo vogliano al tavolo.
Forse è meglio se lo faccio stare al tavolo con me.
Guardo Matteo: li osserva, vuole fare amicizia, fa le domande.
ok, magari è solo il primo approccio.

C'è un bambino che lo prende in giro
uno gli ha rubato la sedia,
un'altra lo guarda male.
Lo chiamo e andiamo, sennò poi ci rimane male. Non può essere amico di tutti...
Guardo Matteo: risponde e rilancia, fa le battute, crea alleanze.
Restiamo ancora un po', magari a lui sta bene così...

Dopo pochi minuti si è creata armonia.
I bambini giocano tra loro, Matteo è contento, li chiama per nome.
Siamo fuori, in piazza e stiamo giocando tutti insieme a rincorrerci,
poi facciamo la gara a chi corre più veloce su un piede solo.
Mi sembra di essere tornato bambino...
E non ho più alcun timore
e sento la speranza, l'amore, la gioia...

Come un bambino.
Appunto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bentornato...bentornati...

Anonimo ha detto...

Ti leggo con regolarità. Mi offri una ventata d'aria fresca allo spirito e alla mente. Grazie.