lunedì 23 marzo 2009

"Federicoooo, smettila di giocare e vieni su!"

Sei del pomeriggio. Campetto da calcio.

Oggi giochiamo una partitella tra amici, ma non c'ho voglia.
Con noi giocherà anche un ex calciatore di serie A.
Mi sembra di essere tornato bambino, quando non volevo giocare perchè mi vergognavo: ero scarso e non facevo mai gol.

Ci scaldiamo con qualche passaggio, ne perdo due su tre. Iniziamo bene.
Mi allaccio bene le scarpette (nuove di pacca...da due anni).
Sono piegato e guardo.
L'erba è fresca, gli alberi sono in fiore e ondeggiano al vento che mi soffia divertito nell'orecchio:
"In fondo è solo un gioco, cosa puoi perdere?"

La partita inizia.

Adesso sono stanco e felice.
Felice di quella stanchezza divertita e goduta. Come quando da bambino mi lasciavo andare al gioco e inseguivo la palla a perdifiato.
Ho tirato fuori una forza che non mi sentivo prima di iniziare, abbiamo riso, urlato versi strani, applaudito (anche ai gol degli altri)... eravamo diventati di colpo un gruppo di ragazzini che giocano nel cortile sotto casa.

In questo primo pomeriggio di primavera, se ascolto bene il vento, mi sembra anche di sentire lontano il grido di mia madre che mi chiama dal balcone...

Mamma, ho fatto anche un gol... sei contenta? : )

Un mio amico dice spesso "la mente mente"
Meglio spegnerla e giocarsi la partita fino in fondo : )

Buona partita

Federico

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