domenica 29 marzo 2009

Ciondolo tra le onde

Sala da pranzo, coi piedi ciondoloni sulla panca, il bambino mi guarda con occhi sfuggenti.
Sfuggenti come la sua attenzione alle parole che stiamo indirizzando verso di lui.


"Se non mangi non vieni più qui..."

"non puoi giocare con gli altri bambini...""

"non avrai altro da mangiare oggi pomeriggio..."


La realtà dei fatti è che tornerà ancora, che tra poco andrà a giocare con gli altri e tra un po', a sua richiesta, riceverà anche biscotti a volontà.


Questo bambino ha dei probemi di attenzione, dei problemi di disciplina...


Mi guardo e mi dico "con che coraggio posso pensare a questo? Sono ben cieco a non vedere quanto IO sono ciondolante: quanto oscillo tra il dire e il fare, sfuggente verso i miei stessi impegni. ".


Quel bambino è lo specchio di ciò che accade anche dentro di me.

Ho bisogno di fermezza e serenità, tanto quanto ce n'è bisogno fuori.

Buona vita

Federico

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