lunedì 6 aprile 2009

Ai piedi del maestro

"Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta".

Sto leggendo un bel libro che mi ha prestato Elena, si chiama "Malattia e destino".
L'autore dice più o meno così:
la malattia è un segnale di uno squilibrio
lo squilibrio è prima di tutto spirituale
se non colgo il segnale, questo si propaga con sempre maggiore intensità nel corpo
la guarigione è un processo di riequilibrio
attraverso la guarigione mi riconcilio con una parte di me stesso.

Mi ha colpito un passaggio
"Occorre cercare il proprio maestro interiore: ci indicherà la via per la guarigione dell'anima"

La guarigione è a portata di mano.
Le risposte sono solo da riscoprire dentro di noi.
E invece perdo un sacco di tempo nelle preoccupazioni e nelle ansie quotidiane!

Lasciar stare ciò che preoccupa e sedersi a riposare ai piedi del nostro maestro interiore...
Se faccio abbastanza silenzio posso sentirlo sussurrare quello che serve alla mia vita.

Buon ascolto

Federico

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo con te.ma dopo l'ascolto c'è la pratica.niente ho tutto è semplice in questo ambito... .vado ad ascoltare.

Francesco ha detto...

Purtroppo, caro Federico, il Maestro interiore non esiste, e se parli di quarta via, non puoi fare a meno di ricordare che la condizione indispensabile per il risveglio è quella di lavorare con una guida all'interno di una scuola.
La meccanicità dell'essere umano è tale per cui senza qualcuno che sappia come utilizzare il sistema, spegnerla è impossibile.
Le osservazioni di noi che crediamo di fare al di fuori di una condizione di scuola, sono illusioni, frutto della falsa personalità, che cerca e trova il modo di non farci evolvere per non morire.
E' vero quello che scrivi nella home page, esiste una possibilità ... ma solo in una scuola.

Fede ha detto...

Grazie Francesco per la tua specifica, la condivido. La scuola per me è stata ed è essenziale perchè rappresenta una specchio REALE della mia situazione, al di là di quello che una parte di me si racconta. Allo tesso modo credo profondamente che il percorso, se be orientato, debba necessariamente portare alla nascita e alla crescita di qualcosa che E', indipendentamente dal maestro e che porti gradualmente a "uccidere" il maestro. Se vuoi è un po' come la separazione dai genitori, dobbiamo separarci da loro per poter essere noi stessi genitori...sempre che si arrivi ad esserlo, in questa vita : )
Un abbraccio e buon viaggio