martedì 6 ottobre 2009

Memory alternativo

Martino è nel letto, imbacuccato nelle lenzuola rosse.
Mi guarda mentre gli accarezzo la fronte piena di riccioli.
Abbiamo appena finito di giocare con le carte di memory: io volevo giocare come si fa di solito (carte coperte, trova le coppie), ma lui niente: si è inventato due modi diversi per giocarci. Gli ho dato corda, non volevo litigare.

"Io ieri sono andato al parco della Preistoria...tu cosa hai fatto?"
"Ero al lavoro..." e mi fermo li, perchè penso che sia difficile da spiegare.

"Lavoravi col computer?"
"Si" cosa gli dico...dei fogli excel, delle slides che ho preparato...mah

"E cosa hai scoperto?"
"..."

"Cos'hai scoperto col computer?" insiste
"..."

Come faccio a spiegare a mio nipote di 5 anni che in realtà non scopro niente?
Che il mio lavoro, per il 95%, è una ripetizione di gesti, di frasi fatte, di relazioni superficiali...
In sostanza una ripetizione di percorsi mentali prestabiliti.
Azione - reazione.
Imparati con l'esperienza.

Poi penso al memory di prima.
Come i bambini...occorre pensare come i bambini.
Con la mente libera e aperta.

"Buonanotte Marti, ci vediamo settimana prossima"
Si sa mai che imparo qualcosa di più...

Le génie, c'est l'enfance retrouvée à volonté
C. Baudelaire

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