domenica 7 febbraio 2010

L'orchestra nel grembo

Da anni mi affascina il potere della musica.

Ho la sensazione profonda che,
quando si raggiunge l'Armonia,
per alcuni istanti si apra un'altra dimensione di vita
in chi esegue e in chi ascolta.

Ci sono degli istanti preziosi
mentre cantiamo insieme durante la preghiera...
l'armonia delle voci che si sposano,
la struttura della vita sembra sciogliersi
diventa liquida e calda
come un grembo materno.

Allora la percezione è un tutt'uno con ciò che viene percepito.

Stasera io e Vale abbiamo visto un film che mi ha ricordato questa sensazione:
"Il Concerto" di Radu Mihaileanu

Vi consiglio di andare a vederlo
e nel frattempo
buon ascolto

1 commento:

Francesca ha detto...

[...] Dal castello avevno portato fuori un piano, un grande pianoforte verticale dall'intelaiatura di ferro con candelieri di bronzo. Se ne stava sotto gli alberi ricoperto da un pezzo di tela incerata, casomai fosse venuta la pioggia. Vari uomini, uno dopo l'altro, intonarono canzoni famose e tuti vi si unirono, mentre un sergente dai capelli rossi di un reggimento inglese suonava un assolo di armonica a bocca. Più tardi un ragazzo dalla voce bianca cantò "O for the Wings of a Dove". Era un suono di una tale purezza, cos' alto, così limpido, che l'intero frutteto piombò nel silenzio, una voce, né maschile né femminile, che, se la si ascoltava distesi e con gli occhi chiusi, assomigliava a quella di un angelo, ma che in reatà, quando li si riapriva e si guardava,usciva dalla bocca di un ragazzo con indosso un'uniforme rattoppata e cenciosa non diversa da quella degli altri, un ragazzo a capo scoperto nella luce tremula del candelabri del pianoforte che, quando ebbe finito e disgiunse le grandi mani, pareva imbarazzato dall'emozione suscitata, mortificato dal suo stesso dono.
Il concerto proseguì al buio. Jim udì un usignolo, poi unaltro, e s sintonizzò oltre la musica, su quello, sebbene anche la musica gli piacesse; era bello udire entrambe le cose. [...]

Da "Vola via" di David Malouf.

Sto finendo di leggerlo ora e mi sei venuto in mente per queste tue parole.

A parte l'errore di usare candelieri e candelabri per indicare la stessa cosa...penso che questo pezzo sia scritto talmente bene da riuscire ad immedesimarsi...da riuscire a calarsi nella scena...

Con questo ti auguro buona domenica.

Io e talla "il concerto" non l'abbiamo visto, ma vi consigliamo "Vai e vivrai" e "Tran de vie" dello stesso regista!

Ciao!