Qualche giorno fa mi son svegliato e c'era la neve.
Penso: niente auto = in ufficio a piedi.
Scopro come è diverso il camminare,
lascia il tempo dell'osservazione e aiuta a calmare la mente.
Spesso penso che sia indifferente usare l'auto,
invece il mezzo influenza il risultato.
La mia mente su un auto è portata alla velocità,
così come di fronte ad un computer.
Una velocità che si rivela spesso superficiale e inconcludente.
Come la danza della falena attorno alla luce.
Mi dico che vorrei un cambiamento,
che questa società è troppo veloce,
vorrei tornare alla natura...
La mente, presa nella morsa dei "grandi vorrei",
si stupisce della potenza dei "piccoli gesti".
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