venerdì 27 marzo 2009

Cartina e passante

Stiamo preparando uno spettacolo.
Seduti in cerchio, faccia a faccia, nel salone illuminato, mentre fuori è buio e silenzio.
Parliamo di argomenti importanti, che toccano ognuno di noi da vicino; alcuni fanno venire i brividi.

"Lo sapete che l'industria della carne negli Stati Uniti fa più morti delle guerre?"

"Ho letto su internet che questo farmaco è stato ritirato dal commercio perchè ha causato migliaia di morti"

"Lo sapete che cosa mettono nei wurstel di pollo?...."

"Una ricerca americana dice che l'uso di tecnologia fa regredire alcune funzioni cerebrali"

Mentre il nostro spettacolo cresce, mentre crescono le immagini, le scene divertenti, le suggestioni, i dati a disposizione... cresce anche la consapevolezza che c'è qualcosa di strutturalmente sbagliato nella notra piccola testa di uomini e donne.

Ci stanno propinando l'inverosimile con informazioni errate, induzioni ipnotiche, pressioni sociali... ogni giorno ci "massacrano" con farmaci, chimica, dipendenze... il tutto per andare nella direzione opposta a quella che la Natura ci suggerisce. E tutto questo funziona!

Appena ci prendiamo il tempo per respirare, per ossigenare il cervello e farlo ragionare sulla base di evidenze empiriche e di una sana dose di BUON SENSO, allora risulta chiaro.

Eppure.
Domani, quando per andare a Piacenza avrò bisogno di indicazioni stradali cosa farò?

Cartina e passante oppure Tom Tom?

Buon viaggio

Federico

1 commento:

Anonimo ha detto...

Oggi ho visitato tante città e preso molti mezzi di trasporto.
Il tragitto in macchina per andare a Bergamo è stato interessante:io e Laura abbiamo chiesto indicazioni a due vecchini e a una signora sudamericana; non si è capito quasi nulla e questo ci ha fatto sorridere, ma è stato bello vedere come le persone si impegnassero per essere chiare, per aiutarci, per indirizzarci.
Mi ricordo tempo fa a Firenze una signora che ci diceva di tenere la cartina "costì". Sono momenti ricchi in cui ci si avvicina all'altro, alla sua parlata.
Ma richiede pazienza e ascolto.
E questa è un'altra storia :)