giovedì 24 dicembre 2009

L'umiltà del ramo

A pranzo, mentre mangio la focaccia cipollata di Giacomo,
c'è Vince che si diverte a leggere i proverbi dal calendario di Frate Indovino.
Uno mi colpisce.

"il ramo carico di frutti,
s'inchina a tutti"

Mi manca un po' questa propensione del mettermi al servizio,
e quando la manifesto va spesso a braccetto con la sindrome della bocca larga.

Oggi ho fatto una cosa positiva e non so più a quanti, in modo palese o nascosto, l'ho raccontata.
Mentre parlavo sentivo che piano scendeva l'importanza del gesto:
si sminuiva, di fronte alla voracità della falsa personalità,
che si nutre di attenzione.

E' come stormo di uccelli,
che becchettano i frutti,
fino a rovinarli e farli cadere.

E il ramo, alleggerito dal peso,
si rialza superbo e sterile.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

TROVO QUESTA TUA OSSERVAZIONE MOLTO IMPORTANTE PER ME;IN QUANTO MI Fà DA SPECCHIO.QUESTA TUA CONDIVISIONE MI HA AIUTATO A CAPIRMI.è PROPIO COSì LO SI SENTE.UN ABRACCIO DI CUORE STE
GRAZIE


è

Anonimo ha detto...

Bella questa riflessione... ci provo... buon natale a tutti voi ... anna f.

Anonimo ha detto...

Grazie Fede,
mi auguro che il piegarmi diventi la mia quotidianità, con l'umiltà di chi dona ciò che ha.

Anonimo ha detto...

good start