mercoledì 9 gennaio 2008

Essere o non essere? Dormire o pedalare?

E' mattina presto, percorro la strada che mi porta in ufficio. Sempre la stessa. Penso a quello che mi aspetterà al lavoro, ai problemi che dovrò affrontare, alle telefonate che preferirei evitare. Arrivo alla mia scrivania e, senza accorgermi, affondo nelle procedure meccaniche del lavoro: arrivano telefonate, fax, e-mail, persone, problemi...soprattutto problemi. E la sensazione è di non riuscire ad affrontarli tutti, come se mancasse il tempo.
La mia vita scorre velocemente al ritmo di una macchina in corsa senza guidatore. Perchè la realtà è che manca il guidatore: dovrei esserci io, invece c'è qualcun altro. Qualcuno che dice "ci sarà un tempo per la felicità, ma non adesso, sono troppo occupato".
Solo alla sera tardi mi ricordo di esistere, di avere dei sogni, delle speranze, dei talenti...ma ormai è ora di dormire...e paradossalmente non ho fatto altro per tutta la giornata.

E' mattina presto, percorro la strada che mi porta in ufficio. Un vento fresco ha scompigliato le chiome degli alberi, riempiendo l'aria di piccoli semi danzanti...il profumo delle brioche calde passando vicino al bar... le nuvole sono elefanti che si tengono per la coda... una poesia mi nasce nel cuore e gli occhi si inumidiscono...
"pedala più forte: questo giorno ti sorprenderà"

A presto

Federico

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