domenica 11 maggio 2008

"Dipende, da che dipende?"

Fino a qualche anno fa, sentivo che nella mia vita c'era qualcosa che non tornava, come quella volta che mia zia fece il sugo di pomodoro con lo zucchero al posto del sale.
Mi sembrava che sfuggisse non solo il senso, ma anche il gusto della vita...

Poi, a furia di cercare, mi sono imbattuto in queste strane e interessanti constatazioni:
a) la vita scorre quotidianamente tra il sonno (circa un terzo della vita) e la veglia;
b) lo stato di veglia è comunemente ritenuto uno stato cosciente, in realtà la mente è così presa nei propri pensieri che fatica a riconoscere ciò che è, da ciò che pensa che sia;
c) tale stato semi-cosciente presuppone che esista uno stato più pienamente cosciente, in cui la mente percepisce la realtà per come è, senza interferenze;

Passo per piazza Duomo e casualmente inciampo.
Vedo due persone che stanno ridacchiando e mi guardano, inizio a pensare che stanno ridendo di me, divento insofferente, ogni risata che sento, ogni sguardo allegro penso che sia un presa in giro nei miei confronti...la giornata farà schifo....

Passo per piazza Duomo e casualmente mi arriva un bel messaggio sul cell.
Vedo due persone che stanno ridendo e sono contento, penso che la mia gioia la vedono anche gli altri, forse addirittura la trasmetto io a loro, ogni risata che sento mi carica sempre più..."la vita è bella in fondo!" mi dico e la giornata sarà luminosa....

Io sono sempre al centro dei miei pensieri...ma sono anche al centro della mia vita? Riesco a dirigerla dove voglio?

"Dipende, da che dipende?...da che punto guardi il mondo tutto dipende" diceva la canzone

Buona vita

Federico

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