giovedì 15 maggio 2008

Il binario morto

"Tu prendi un anziano che sa ancora camminare, uno di quelli in gamba e con la testa a posto..." Emilio parla, mentre pulisce la macchina del caffè "entra qui in casa di riposo e subito lo inseriscono nello schema: alle sette ci si alza, alle otto colazione, alle undici pranzo, poi di nuovo a letto, alle cinque cena, alle sette tutti a letto." scandisce le frasi con la mano "ti pare normale? Poi ci credo che la gente va fuori di testa!"

Emilio ne ha vista di gente entrare qua dentro. Personalità eccezionali, dice, ma che sono state sfiorite dalla "troppa cura" del sistema.

"sai qual'è la loro parola chiave? Efficienza. Come una catena di montaggio."

La nostra mente ragiona allo stesso modo: percorsi fissi e uguali una volta per tutte.
Ve ne siete mai accorti?

Inizio a fare un lavoro in un modo e ci faccio l'abitudine. Se le condizioni cambiano...tendo a farlo nello stesso modo. C'è una forza di inierzia nell'abitudine che rende difficile cambiare, è come deragliare un treno in corsa.

Eppure la realtà è sempre in mutamento, le condizioni cambiano di continuo: l'efficienza è adattarsi al cambiamento, per guidarlo.
La mente invece mi racconta che è più efficiente seguire i binari, perchè così risparmio "energia mentale".

Se seguo i binari però so già dove mi portano.
Meglio deragliare e correre liberi per i campi! : )

Buona vita

Federico

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