mercoledì 18 giugno 2008

Il presente assente

"C'è sempre tempo per farlo..."

ore 20:22 Ospedale di Crema, reparto cardiologia.
Mio padre mi guarda un po' di sbieco, non può alzare la testa perchè deve rimanere disteso per via dell'operazione alle coronarie che ha fatto oggi. Avrebbe dovuto fare un controllo a febbraio, ma ha rimandato...

"C'è sempre tempo per farlo..."

Ho una vecchia amicizia: avvelenata dalle cose non dette, soffocata dai meccanismi, dalle azioni-reazioni quotidiane. Adesso è un anno che non ci parliamo e quelle cose non dette rimangono dentro. Avrei dovuto chiarirle tanto tempo fa, ma preferisco aspettare il momento giusto...

"C'è sempre tempo per farlo..."

Quante volte mi sono detto questa frase, per dormire sonni tranquilli.
Quando la scelta si fa pressante, quando sento che c'è qualcosa di doloroso da affrontare, allora, dalle quinte della mia mente, esce fuori questa frase e mette tutto "a posto".

Di solito ne viene in rinforzo un'altra più sottile "adesso non è il momento giusto, occorre aspettare". Come se fosse un dispiacere! Invece una parte di me è contenta di posticipare, di aggirare l'ostacolo.

Ma l'ostacolo, inevitabilmente, si ripresenta più grosso.
E' così che vivo sospeso tra il passato e il futuro.
Tra il non fatto e il da farsi.

Eppure dietro ogni ostacolo c'è un'opportunità di crescita da cogliere.

"E' vero, c'è sempre tempo per farlo...ma è meglio farlo adesso!"

Riprendiamoci il tempo della vita, riprendiamoci il presente.

Buona vita

Federico

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