lunedì 9 giugno 2008

La mano e la luce

La mente è come una mano
se la concentro la mano si chiude
se la rilasso la mano si apre...


e può cogliere ciò che proviene dall'alto.



"Concentrazione" = focalizzare la mente su un compito o su un pensiero ignorando gli avvenimenti esterni.
Oggigiorno la concentrazione viene considerata una buona pratica, esaltata e insegnata con metodi scientifici. Si dice spesso che un lavoro è ben fatto quando si è concentrati.

Ok, quindi basta tener fuori gli stimoli esterni e raggiungerò grandi risultati?

Facciamo un esperimento.
Provate a mettervi tranquilli,
fate un bel respiro
e chiudete gli occhi cercando di "tenere fuori gli stimoli" per cinque minuti...

Sento rumori, brontolii dello stomaco e ogni sorta di pensieri che si attaccano l'uno all'altro...

Gli stimoli entrano, anzi, molti arrivano da dentro...
Eppure fino a poco fa non li sentivo...li ingnoravo: quindi ero concentrato?

In qualche modo si, anche se il termine migliore è identificato.
Quando sono identificato con un "gruppetto di stimoli" non riesco a vedere gli altri, che comunque ci sono e mi influenzano.
Anzi, la cosa più assurda è che non riesco a vedere neanche il "gruppetto di stimoli" con cui sono identificato!

Chiedete a un pesce se riesce a vedere il mare... : )
se è immerso nell'acqua non può
l'unico modo è quello di tirarlo fuori.

E come facciamo a tirarci fuori dall'acqua dell'identificazione?
Mano chiusa, mano aperta

Rilassiamoci, ascoltiamo ciò che accade fuori e dentro di noi e la mente si aprirà un poco.

Quel tanto per raccogliere un briciolo di luce.

Buona vita


Federico

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