domenica 19 luglio 2009

Vento d'Abruzzo

Il vento un tempo mi spaventava.
Quando ero piccolo mi tappavo le orecchie per non sentirlo. Ricordo che guardavo fuori dalla finestra e vedevo i pioppi lungo il fosso che dondolavano pericolosamente... - prima o poi ci sarebbero caduti addosso - pensavo.

Adesso il vento mi emoziona.
Mi piace vedere i nuvoloni carichi di pioggia all'orizzonte,
il frusciare dei rami,
le finestre che sibilano.

Il vento è come se massaggiasse la Terra.
Un massaggio lento, rinfrescante, sottile.
Fa evaporare la tensione e il calore che si accumulano in superficie.
Magari anche la Terra, come noi, ha bisogno di un massaggio ogni tanto.
A volte sottile come un vento, a volte più profondo...come un terremoto.
C'è bisogno di smuovere energie sopite, c'è bisogno di sbloccare energie stagnanti.

Forse era proprio questa necessità di muovere che mi spaventava da piccolo.
Il cambiamento, e lo spaesamento che ne conseguiva.
Ma poi, alla fine, non avendo dato retta al frusciare del vento....
col passare degli anni, è stato necessario qualche terremoto per mettere in evidenza i problemi stagnanti e rimettere in movimento la vita.

Sarà così anche in Abruzzo?

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