lunedì 24 marzo 2008

E tu...sei connesso?

Nella stanza tante chiacchiere, frastuono, risate...
ma sul divano, in religioso silenzio, due bambini sono connessi ad un altra realtà.

La faccia collegata al piccolo schermo, le dita frenetiche sui tasti, le orecchie ipnotizzate da una melodia ripetitiva...gemelli, di dieci anni, stesso videogioco, stessa attenzione rapita...e intorno la stanza continua a vociare.

La madre visibilmente nervosa li richiama più volte, loro rispondono con lamenti...senza mollare lo sguardo dallo schermo...come infastiditi da una mosca, cercano di scacciare quella voce lontana con le mani... la madre usa le maniere forti e glieli strappa letteralmente di mano.
Come il cane a cui è stata tolto l'osso, si scagliano sulla madre, la spintonano, le gridano addosso, si lamentano e poi piangono.
Il nonno sentenzia "quei giochi sono come la droga!".

Passano pochi minuti.

"E' pronto in tavola!" l'attenzione della stanza passa sul cibo, mani frenetiche che afferrano, bocche sincopate che masticano, ritmi di stoviglie...

Nuova connessione?

Buona vita

Federico

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