lunedì 10 marzo 2008

Teatro di strada

Passando in macchina, in pochi secondi, vedo una scena doppia.
Sul marciapiede destro cammina un ragazzo, lo zaino in spalla e l'atteggiamento da duro.
Sul marciapiede sinistro un uomo passa con una donna, ride e gesticola con fermezza; ha l'aria di chi la sa lunga e lo vuole dimostrare.
A destra il ragazzo veste la maschera con incertezza, la maschera è ancora traballante e lascia trasparire il timore che c'è dietro.
A sinistra l'uomo ha la sicurezza dell'attore navigato, il suo personaggio è ormai saldo e la maschera ben fissata.
C'è stato un tempo in cui eravamo come il ragazzo e, nel tentativo di sembrare grandi, cercavamo le maschere giuste da indossare.
C'è un tempo in cui le maschere sono così fissate che si fa fatica a tirarle via, così abituate ad essere indossate che vengono su da sole, senza controllo: anzi il controllo ormai ce l'hanno loro.

Ci può essere un tempo in cui, liberi come bambini, ci divertiremo a scegliere che maschera indossare!

Buona vita

Federico:)

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