mercoledì 7 ottobre 2009

Il romanzo della vita

Cerchio di persone sedute sul tappeto grande,
incensi profumano l'aria di altre atmosfere,
ognuno prende la parola,
come se fossimo una tribù Navajo.

Corpi rilassati, cuori aperti e menti limpide.

In quel clima di saggezza, Enrico prende la parola:
"un giorno ho sentito dire che la vita senza uno scopo è come un uomo che cammina senza saper dove andare...tanto vale non camminare. Conquistarsi un orizzonte è la via per onorare la vita che ci scorre nelle vene."

Sembra un pensiero banale, quasi scontato.
Molti pensano di avere uno scopo nella vita. Anche io.
Nella realtà dei fatti, in quei rari e preziosi momenti in cui faccio i conti con la vita,
mi rendo conto che l'orizzonte è sfumato, la nebbia blocca la visuale.
In molte occasioni riesco a vedere solo dove metto i piedi.

Il pensiero affascinante è che ognuno, in questo viaggio terreno, ha il suo orizzonte da conquistare:
ognuno ha un bagaglio di talenti, di aspirazioni e di ostacoli interiori che lo portano verso un preciso scopo.
Come un romanzo già scritto che si svela a chi lo sa decifrare.

Un romanzo in cui noi,
da lettori inconsapevoli,
possiamo diventare protagonisti.

martedì 6 ottobre 2009

Memory alternativo

Martino è nel letto, imbacuccato nelle lenzuola rosse.
Mi guarda mentre gli accarezzo la fronte piena di riccioli.
Abbiamo appena finito di giocare con le carte di memory: io volevo giocare come si fa di solito (carte coperte, trova le coppie), ma lui niente: si è inventato due modi diversi per giocarci. Gli ho dato corda, non volevo litigare.

"Io ieri sono andato al parco della Preistoria...tu cosa hai fatto?"
"Ero al lavoro..." e mi fermo li, perchè penso che sia difficile da spiegare.

"Lavoravi col computer?"
"Si" cosa gli dico...dei fogli excel, delle slides che ho preparato...mah

"E cosa hai scoperto?"
"..."

"Cos'hai scoperto col computer?" insiste
"..."

Come faccio a spiegare a mio nipote di 5 anni che in realtà non scopro niente?
Che il mio lavoro, per il 95%, è una ripetizione di gesti, di frasi fatte, di relazioni superficiali...
In sostanza una ripetizione di percorsi mentali prestabiliti.
Azione - reazione.
Imparati con l'esperienza.

Poi penso al memory di prima.
Come i bambini...occorre pensare come i bambini.
Con la mente libera e aperta.

"Buonanotte Marti, ci vediamo settimana prossima"
Si sa mai che imparo qualcosa di più...

Le génie, c'est l'enfance retrouvée à volonté
C. Baudelaire