martedì 7 aprile 2009

Non di solo pane

L'impiegato modello ascolta il direttore con aria attenta.
In realtà dentro di lui si muovono pensieri e critiche.
Ma nulla traspare, com'è buona creanza...

Interviene poco, la riunione si prolunga, il direttore è prolisso.
Sembra che riempia i vuoti con parole vuote.
L'impiegato invece riempie i vuoti con pensieri negativi.
Sale l'amaro in bocca.

Alla fine della riunione l'impiegato modello ha bisogno di qualcosa di dolce:
va alla macchinetta e tira giù una bella cioccolata calda.

Arrivato a casa, sente che la giornata è andata, in qualche modo è stata persa.
Ancora quella sensazione di vuoto.
La televisione non basta a colmare.
Apre il frigo..."ecco proviamo con questo".

La bocca arraffa cibo, lo sguardo è spento sul video che parla.

E' ora di andare a dormire.
L'ora peggiore per chi sente di non aver vissuto.
Un libro può bastare a dimenticare?
Forse è meglio un sonnifero.
In fondo domani... è un altro vuoto.

Buona notte

Federico

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