In giro con mio nipote Matteo.
Entriamo in un piccolo bar affollato,
Matteo sguscia tra le gambe appoggiate al bancone
ed entra nella saletta in fondo.
Lo raggiungo a fatica facendomi spazio.
La scena è:
tutti i tavoli occupati,
un tavolo nel centro,
solo di bambini,
Matteo si siede e si presenta
"Sono Matteo e ho cinque anni".
Io in piedi
forse è meglio andar via
non c'è posto per noi.
Guardo Matteo: è seduto con gli altri bimbi, tranquillo
vabbè dai, magari si libera un posto.
Un coppia si alza,
mi siedo e ordino un succo alla pera e una cioccolata.
Osservo, con una leggera tensione.
I bambini sono un po' freddi con Matteo
sono stupiti della sua presenza
e sembra che non lo vogliano al tavolo.
Forse è meglio se lo faccio stare al tavolo con me.
Guardo Matteo: li osserva, vuole fare amicizia, fa le domande.
ok, magari è solo il primo approccio.
C'è un bambino che lo prende in giro
uno gli ha rubato la sedia,
un'altra lo guarda male.
Lo chiamo e andiamo, sennò poi ci rimane male. Non può essere amico di tutti...
Guardo Matteo: risponde e rilancia, fa le battute, crea alleanze.
Restiamo ancora un po', magari a lui sta bene così...
Dopo pochi minuti si è creata armonia.
I bambini giocano tra loro, Matteo è contento, li chiama per nome.
Siamo fuori, in piazza e stiamo giocando tutti insieme a rincorrerci,
poi facciamo la gara a chi corre più veloce su un piede solo.
Mi sembra di essere tornato bambino...
E non ho più alcun timore
e sento la speranza, l'amore, la gioia...
Come un bambino.
Appunto.
2 commenti:
bentornato...bentornati...
Ti leggo con regolarità. Mi offri una ventata d'aria fresca allo spirito e alla mente. Grazie.
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